Singuila mingi, padre Mario!
15/06/2021 - News
Si é spento all’età di 81 anni, nella serata di lunedì 14 giugno nella “sua” missione di “Saint Michel” a Bouar, nella Repubblica Centrafricana, padre Mario Zappa, dopo che ha combattuto, fino all’ultimo, la malattia che l’ha colpito negli ultimi due mesi.
Padre Mario, brianzolo doc, originario di Triuggio (MB), ordinato sacerdote, nel Duomo di Milano, nella Congregazione del Sacro Cuore di Gesù di Betharram il 12 giugno 1965, ha svolto per oltre 25 anni il suo servizio nelle missioni “Notre Dame de Fatima” e “Saint Michel” a Bouar.
Con la sua vita, la sua dedizione e il suo esempio ha cercato di incarnare con particolare e unica passione quell’ “Eccomi” di San Michele Garicoits, fondatore della Congregazione.
Quell’Eccomi che lo ha visto impegnato per molti anni nella formazione di generazione di candidati al sacerdozio in Italia.
Quell’Eccomi detto, dopo anni trascorsi a Roma, per rispondere, con l’entusiasmo di un ragazzino, seppur all’età di 54 anni, alla richiesta di una partenza per la missione nel cuore dell’Africa.
Quell’Eccomi che lo ha portato a coronare, in questo modo, il suo sogno di essere concretamente al fianco dei più poveri e per offrire la sua esperienza nell’ambito della formazione.
L’Africa, un mondo, per lui, tutto nuovo. Ci ha impiegato poco ad abituarsi ai nuovi ritmi e alla nuova realtà. Per anni é stato l’animatore dei giorni di ritiro delle Suore Clarisse, infaticabile confessore che arrivava sempre con un quarto d’ora di anticipo (in Africa!), sempre pronto per chi chiedeva un aiuto e divertente con i suoi aneddoti, appassionato lettore che condivideva volentieri libri e articoli; profondo e spericolato messaggero di un Vangelo senza frontiere, fino a raggiungere i villaggi più remoti della savana.
Professore presso il collegio “Notre Dame de Maïgaro” (Gestito dalla Suore Francescane missionarie del Sacro Cuore), che accoglie ogni anno 130 collegiali, giovani provenienti da tutto il Paese per ricevere una formazione culturale e professionale e presso il Seminario della Yole e di Saint Laurent a Boaur. Ha trasmesso ai giovani la sua passione nella ricerca della bellezza nella conoscenza. Giovani di cui lui amava ripetere e ricordare “mi hanno sempre fatto sentire vivo”.
Con queste parole, nel 2015, padre Mario veniva descritto durante i festeggiamenti per il suo 50esimo di sacerdozio:
“La sua dedizione, il suo entusiasmo si fondano sulla consapevolezza che è possibile cambiare con la fede e con l’insegnamento, ma sempre nel rispetto, nella condivisione e nella solidarietà. L’esperienza di padre Mario ricorda che solo facendo crescere l’istruzione e l’eduzione di un popolo, si possono formare persone preparate che si impegnino a dare un futuro migliore all’Africa”.
Oggi ringraziamo padre Mario per quanto compiuto in tutti questi anni di vita donata agli altri.
Ha vissuto la sua vocazione di sacerdote, di missionario, di educatore, con la sua particolare attenzione nei confronti della verità e della bontà, con la sua predilezione per i poveri e per i sofferenti, con il suo vivere in amicizia con loro. Con il dare tutto a chi ha poco o nulla, con il suo coraggio e il suo essere punto di riferimento per la popolazione nelle situazioni tragiche e di difficoltà, con la sua testimonianza di fede, speranza e carità. E’ cosi che padre Mario ha voluto tradurre quell’Eccomi nella vita di tutti i giorni.
Grazie padre Mario, per il dono della tua vita.