Centrafrica: spiraglio di luce?

Centrafrica: spiraglio di luce?

Nella Repubblica Centrafricana, le forze dell’esercito, sostenute da russi, sono arrivati a Bouar, dopo aver  liberato dai ribelli, tutte le città sulla strada che porta alla capitale Bangui.
La notte scorse, a Bouar, è stata segnata da spari e i ribelli presenti in città hanno lasciato le loro postazioni nei quartieri, ritirandosi a pochi chilometri di distanza.
Nonostante l’arrivo e la presenza dell’esercito, gran parte della popolazione ha ancora paura e non vuole rientrare nelle proprie abitazioni e resta accampata nelle missioni cittadine: a Bouar si contano oltre 14.000 rifugiati, di cui 1.500 accolti nella missione “Notre Dame de Fatima” e 1.000 presso la comunità e il Centro di Cura “Saint Michel”.
Nelle giornate di lunedì 8 e martedì 9 febbraio il Cardinale di Bangui, Dieudonné Nzapalainga, accompagnato da l’ Imam e i responsabili della Chiesa protestante, si sono recati a Bouar per stare accanto alla popolazione e cercare di comprendere se sia possibile qualche mediazione di pace.

 

 

 

Critica ancora la situazione dell’approvvigionamento, infatti è ancora bloccata l’arteria principale che da Garoua-Boulaï, città di confine in Cameroon, porta a Bangui, passando per Bouar.
Solamente l’8 febbraio un primo convoglio di 14 camion di aiuti umanitari Onu è arrivato a Bangui sotto la scorta delle forze di pace, dopo 50 giorni di blocco della capitale centrafricana da parte di gruppi ribelli.
Infatti nessuno dei 1.600 camion bloccati al confine con il Cameroon, aiuti umanitari o merci, aveva potuto raggiungere Bangui dall’offensiva dei ribelli del 19 dicembre scorso, all’alba delle nuove elezioni presidenziali svoltesi il 27 dicembre, al temine delle quali é stato rieletto Presidente Faustin-Archange Touadéra.
Quasi tutte le merci importate nel Paese arrivano su strada dal Cameroon. Bangui non ha subito una grave carenza, ma i prezzi dei prodotti alimentari di base sono aumentati notevolmente. Secondo l’Ufficio delle Nazioni Unite per il coordinamento degli affari umanitari (Ocha), attualmente oltre 500 camion di aiuti umanitari sono bloccati al confine con il Cameroon.
(fonte franceinfo)