Volontariato é Matilde: Affidarsi a piccole mani

Volontariato é Matilde: Affidarsi a piccole mani

Oggi proponiamo il racconto, un pò speciale, di Matilde, la seconda giovane che ha vissuto l’esperienza di missione all’Holy Family Catholic Centre organizzata da Missio Giovani fa parte della Fondazione Missio, l’organismo pastorale della Conferenza Episcopale Italiana, e si occupa dell’animazione e della formazione missionaria per adolescenti e giovani che hanno nel cuore il desiderio di vivere la missione a 360°.

Due occhi di perla nera mi osservano da dietro la finestra e forse mi stavano aspettando.
Capelli lucidi, pelle gianduia, nasino piccolo e cuore grande.
Lo si capisce subito da come scruta, osserva, si ferma sulle cose come se volesse delicatamente dipingerle con le sue ciglia lunghe e folte, pennelli affacciati sul mondo, colorati di meraviglia.
Lei è amore, e lo è stata fin dal primo istante.
E poi, fotografia che prende vita, corre verso di me e diventa abbraccio e energia e stupore e profumo di pulito: come se fossi la sorella che non ha mai avuto, mi regala tutta la sua bellezza.
Mi insegna a giocare con la trottola, a cantare in thailandese, a ridere, a sorridere, a stare in silenzio dicendo mille parole, gialle, rosse, verdi e blu, e che non c’è differenza tra i colori, sono tutti belli.
Mi insegna che tenersi la mano senza dover aspettare nulla in cambio è il regalo più grande che due esseri umani possano farsi.
Buser mi ha insegnato a tenerle stretta la manina e a camminare insieme verso la semplice ed eterna bellezza di meravigliarsi per la fortuna di essere a questo mondo…e, un attimo dopo, a correre sul prato urlando e facendo le capriole.
Buser mi ha insegnato che non serve essere grandi e forti per avere il potere di scavare fino all’essenziale.
Buser mi ha insegnato a non chiedere nulla in cambio, e per questo le sarò grata a vita.